Tanti i punti di rilievo del provvedimento,
che in deroga agli strumenti urbanistici vigenti prevede, tra l'altro:
- l'ampliamento fino al 20% della volumetria esistente degli
edifici residenziali unifamiliari e bifamiliari e, comunque, degli
edifici di volumetria non superiore ai 1000 metri cubi e degli
edifici residenziali composti da non più di due piani fuori terra;
- l’aumento entro il limite del 35% della volumetria esistente
degli edifici residenziali per gli interventi di demolizione e
ricostruzione all’interno della stessa unità immobiliare catastale e
delle pertinenze esterne asservite al fabbricato. Questi interventi
volumetrici devono essere realizzati con tecniche costruttive che
garantiscano prestazioni energetico-ambientali e in conformità alle
norme sulle costruzioni in zona sismica;
- il divieto di realizzazione degli interventi previsti negli
immobili realizzati in difformità del titolo abitativo, collocati
all’interno delle aree a rischio
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